Ascoltare gli ultimi. 30 domande ai partiti politici
Elezioni del 25 settembre 2022
La Diaconia Valdese, ente ecclesiastico senza scopo di lucro che raccoglie, collega e coordina l'attività sociale della Chiesa valdese, ha il mandato di intervenire in situazioni di bisogno accanto a uomini, donne e bambini in difficoltà ed è chiamata a tutelare i diritti dei più poveri e marginali. È pertanto direttamente coinvolta nell’avvicinarsi di una scadenza elettorale importante, dove i cittadini e le cittadine dovranno compiere delle scelte che avranno un impatto sulla vita della comunità, sul benessere e il malessere delle persone, sulle diseguaglianze e sui diritti.
La Diaconia Valdese, per sua natura, non può e non vuole rivendicare appartenenze a partiti e schieramenti politici e, per la sua cultura democratica e protestante, si confronta con lo stesso rispetto e rigore con chiunque sia stato eletto. Questo non significa che la Diaconia, come parte della Chiesa valdese, non maturi e promuova posizioni chiare, concrete e definite su alcuni temi che devono essere affrontati e presi in carico dalla politica.
Questa responsabilità ci investe in qualità di Diaconia Valdese e ci porta a porre alcune domande alle forze politiche che si stanno confrontando. Non sono domande “per noi”, per la nostra minoranza religiosa o per le nostre organizzazioni impegnate nel sociale, ma sono domande che poniamo con la presunzione di essere interpreti di molti che non hanno la voce e la forza per farsi sentire. I senza tetto, i migranti, le donne sole, i bambini in difficoltà, gli anziani e i disabili non ci hanno delegato esplicitamente a rappresentarli, ma camminando accanto a loro abbiamo ascoltato e cercato di capire quelli che potrebbero essere i loro interessi. Sono persone che spesso non votano (e ce ne rammarichiamo!) e che non hanno gruppi di pressione che sappiano veramente difenderli.
LAVORO
Cosa si pensa di fare perché fra chi lavora non ci siano più “poveri”? Quali misure pensate di prendere e con quali risorse?
Quale sarà la vostra azione in relazione al salario minimo?
Quale progetto avete per una razionalizzazione e riduzione della platea dei contratti nazionali di lavoro?
Come pensate debbano essere impostati i criteri di rappresentatività sindacale dei lavoratori?
Come pensate di mettere in relazione le politiche del lavoro con la gestione dei flussi migratori (riconoscimento dei titoli, mobilità pensionistica di ritorno, flussi, stagionalità, ricongiungimenti familiari, ecc.)?
Come pensate di promuovere, anche in attuazione della missione 5 del PNRR, la parità di genere in ambito lavorativo?
Quali idee avete per contrastare il lavoro nero, insicuro, sottopagato e vulnerabile?
MIGRANTI
Come avete intenzione di gestire il fenomeno dei flussi migratori in ambito internazionale?
Quali progetti per la gestione in Italia dei rifugiati e richiedenti asilo (SAI, CAS, Micro-accoglienza, altro)?
Quale posizione avete in merito alla protezione umanitaria in vista della piena applicazione dell’art. 10 della Costituzione e alla tutela dei diritti dell’uomo per coloro che non hanno alcun tipo di protezione?
Quale percorso per l’acquisizione della cittadinanza italiana?
Quale impegno prendete contro la xenofobia e il razzismo?
Come pensate di promuovere l'uguaglianza dei generi e il sostegno a donne e ragazze, per le quali devono essere garantiti e promossi i pieni diritti in qualunque contesto culturale?
Intendete sostenere nuove forme di accoglienza come i Corridoi Umanitari o la private sponsorship?
SALVAGUARDIA DELL’AMBIENTE
Il tema dell’ambiente, molto più di altri, necessita di interventi di lungo periodo e quindi ampiamente condivisi dalle diverse forze politiche, in modo che possano esservi azioni dal respiro almeno decennale, che superino le tensioni delle varie tornate elettorali. Quali sono i temi che pensate possano essere proposti con un sostegno bipartisan?
A quali organismi internazionali pensate di fare riferimento per poter promuovere una governance planetaria del fenomeno?
Come e quanto investire nella ricerca su questi temi? Come rendere disponibili conoscenze e competenze come bene comune a livello internazionale superando l’assetto privatistico?
Vista la correlazione a livello internazionale fra sostenibilità ambientale, migrazioni e disuguaglianze sociali, quali sono le azioni che intendete adottare?
Come modificare le abitudini dei cittadini in relazione ai consumi preservandoli da fake news ideologiche o strumentali?
ANZIANI
L’Italia non ha una legge organica di tutela degli anziani non autosufficienti. Il PNRR prevede l’approvazione di una legge delega entro il primo trimestre 2023. Lo scioglimento delle Camere rischia di creare problemi nel percorso, anche interrompendo il lavoro svolto in questi mesi a livello governativo. Come intendete procedere per il raggiungimento dell’obiettivo previsto dalla missione 5 del PNRR dell’approvazione della legge delega per la non autosufficienza? Ritenete di recuperare il lavoro svolto in questi mesi dalle commissioni istituite a livello governativo?
Ritenete che la legge debba affrontare il tema del percorso complessivo di tutela, a partire dalla prevenzione per procedere su un percorso complessivo che tenga conto dell’assistenza domiciliare, semiresidenziale e residenziale, formulata sui bisogni e sulle scelte delle persone anziane?
Se ritenete opportuno coordinare e unificare gli interventi oggi suddivisi fra vari enti ed unificare le procedure di accesso, di valutazione e di presa in carico, quali sono le istituzioni e gli enti che metterete al centro di questo processo?
Come ritenete di tutelare e valorizzare l’autodeterminazione delle donne e degli uomini anziani nella scelta delle modalità di assistenza?
Come ritenete di finanziare il settore e, di conseguenza, tutelare i lavoratori, pubblici e privati, che operano nel settore?
SANITÀ
La nostra Costituzione, all’art. 32, indica che “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività”. Ritenete fondamentale rafforzare il SSN anche in relazione ad un aumento sostanziale del fondo sanitario nazionale?
Sanità pubblica e sanità privata: quale è la vostra posizione in merito?
Come ritenete di affrontare il tema della disuguaglianza di qualità e quantità di offerta di servizi sanitari fra le diverse Regioni?
La missione 6 del PNRR ha attivato numerosi investimenti che, tuttavia, non andranno ad incidere in modo strutturale sulla carenza di personale sanitario (medici, infermieri, oss ecc.). Quale strategia proponete per affrontare il problema?
Come pensate di attuare il rafforzamento dei servizi territoriali?
Qual è il vostro giudizio sulla autonomia differenziata in sanità: ritenete che possa ulteriormente aumentare le disuguaglianze?