Caro bollette: l'impatto sulle Case di riposo
La Fondazione Veronesi intervista la direttrice della Diaconia Valdese Valli
La Fondazione Umberto Veronesi ha pubblicato sul proprio magazine online un articolo dedicato all'impatto dell'aumento dei costi energetici sulle case di riposo e RSA. Interviene nell'articolo anche Manuela Silvia Rivoira, direttrice del Rifugio Re Carlo Alberto, dell'Asilo dei Vecchi di San Germano Chisone, della Casa valdese delle Diaconesse e dell'Uliveto (struttura residenziale per disabili).
Rivoira sottolinea che "i costi dell’energia sono quasi raddoppiati e più che raddoppiati quelli del gas. Per quanto ci riguarda, già nei mesi precedenti avevamo redatto un bilancio di previsione spese, prevedendo gli aumenti e pensando, prudenzialmente, a una maggiorazione del 30%. Ma, bollette alla mano, i costi sono ben più onerosi e, già nel mese di aprile, avevamo utilizzato tutto il budget previsto per l’intero 2022. La nostra Regione (Piemonte, ndr) non sta dando un contributo economico per far fronte a questa situazione, ma è così in parecchie regioni italiane (con le dovute differenze ancora in itinere e, come sempre, a macchia di leopardo). Noi, nello specifico, siamo riusciti per il momento a non aumentare il costo delle rette, variabili in base all’intensità di cura (bisogni dei pazienti) e compresi indicativamente tra i 2.000 e i 3.000 euro al mese. Ma è difficile fare previsioni a lungo termine, anche perché usciamo da due anni estremamente complicati. Il Covid non è ancora sparito, con tutte le conseguenze del caso: dall’impossibilità di inserire nuovi ospiti nelle strutture con la sola presenza di un caso positivo, ai costi per la santificazione. Quindi la situazione è, nel complesso, molto difficoltosa, anche perché le RSA sono notoriamente energivore. Con pazienti fragili, anziani e allettati non possiamo certo abbassare la temperatura degli ambienti e utilizziamo inoltre, per l’igiene e la cura della persona, moltissima acqua calda".
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