
Chiese, diaconie e carceri
Un impegno sinodale per la dignità e la speranza oltre le sbarre
Il 15 aprile 2025 a Roma si è svolto il seminario "Chiese, diaconie e carceri", evento scaturito dalla forte preoccupazione espressa dal Sinodo 2024 per la drammatica situazione di sovraffollamento e degrado degli istituti penitenziari (art. 46/SI/2024). L’incontro ha rappresentato un importante momento di confronto, riflessione e progettazione per la Tavola Valdese, la Facoltà Valdese di Teologia (FVT) e la Diaconia Valdese CSD.
Il seminario ha visto la partecipazione di un ampio e qualificato parterre di figure impegnate a vario titolo nel complesso universo carcerario: membri della Tavola Valdese, della CSD, pastori attivi nelle cappellanie, operatori di servizi diaconali, rappresentanti dell'Ufficio Otto per Mille (OPM) e la redazione della rivista "Sguardi", che ha dedicato il suo ultimo numero proprio al tema delle persone detenute, fornendo un prezioso strumento di riflessione per i partecipanti.
Uno degli obiettivi della giornata era tracciare una mappatura dell'impegno multiforme delle chiese nelle carceri e a sostegno dei detenuti (cappellanie, servizi diaconali, advocacy, progetti finanziati con l'OPM) e creare una rete di contatti tra le operatrici e gli operatori del settore che possa elaborare proposte concrete da sottoporre alle chiese, alla società civile e ai decisori politici e rafforzare i legami per poter incidere nei tavoli di confronto pubblico e politico affinando la lettura dei bisogni.
Il seminario "Chiese, diaconie e carceri" si configura come un importante punto di partenza per un rinnovato e più incisivo impegno della nostra comunità valdese e metodista sul tema della giustizia e della dignità delle persone detenute, i cui esiti si orientano in tre direzioni: rafforzare il coordinamento dei diversi operatori nel settore; predisporre un documento da proporre all’attenzione del Sinodo 2025; organizzare un convegno nazionale che consenta un confronto fra gli operatori attivi all’interno del sistema ecclesiastico, con le associazioni e gli enti finanziati dall’OPM e con i referenti politici e ministeriali del Ministero della Giustizia.