Contratto di lavoro rinnovato

Contratto di lavoro rinnovato

Firmata il 18 marzo a Torino la bozza per il rinnovo del CCNL - Opere Enti ed Istituti valdesi

Un lungo e leale, ma rigoroso e franco confronto, sviluppato negli ultimi dodici mesi tra Tavola valdese, Diaconia Valdese – CSD e le rappresentanze dei lavoratori e delle lavoratrici di FP CGIL, CISL FP e UIL FPL, si è concluso il 18 marzo con la sottoscrizione della bozza di accordo di rinnovo del contratto di lavoro, che sarà sottoposta all'approvazione delle assemblee dei lavoratori e delle lavoratrici nelle prossime settimane. È un risultato importante e molto significativo, soprattutto in un contesto generale caratterizzato da forte inflazione. L'accordo sottoscritto aumenta di oltre il 10,5% le retribuzioni e, pur non riuscendo ad allinearsi pienamente all'incremento del costo della vita, ha comunque richiesto agli enti firmatari un "atto di fede", perché al momento, soprattutto nel settore socio-sanitario e assistenziale, non si vede da dove potranno provenire le risorse per farvi fronte. Non c'è alcun segnale infatti che indichi che l'Ente Pubblico sia pronto ad aumentare in pari misura convenzioni e voucher, né che le famiglie e gli ospiti possano farsi carico di nuovi costi di rette.

La decisione della Tavola valdese e della Diaconia Valdese – CSD di sottoscrivere il rinnovo del contratto senza disporre, al momento, delle risorse per la copertura degli impegni presi è motivata dal fatto che i collaboratori e le collaboratrici hanno diritto a questo aumento, ma è anche una scelta politica: la tenuta del "terzo settore", nel quale è impegnata l'ampia maggioranza del personale interessato dal rinnovo, deve passare inevitabilmente da un miglioramento generalizzato delle retribuzioni e delle condizioni di lavoro. L'alternativa è la deprofessionalizzazione e l'abbassamento della qualità di tutto il settore, a detrimento delle fasce più deboli e marginali della popolazione. È stato, quindi, scelto di accettare questa scommessa sul futuro, confidando che il rinnovo anche degli altri contratti di settore possa portare ad un cambiamento nelle scelte delle politiche pubbliche e riportare al terzo settore le risorse che in questi anni sono state sottratte.