Diaconia Valdese e mobilità sostenibile

Diaconia Valdese e mobilità sostenibile

Emersi spunti interessanti dal questionario proposto al personale

La Diaconia Valdese - CSD, da anni impegnata in iniziative e progetti volti alla riduzione del proprio impatto sull’ambiente, a fine marzo 2024 ha proposto a tutto il personale un sondaggio volto a delineare un quadro complessivo della mobilità delle e dei dipendenti nell’ambito del tragitto casa-lavoro e degli spostamenti durante l’orario di lavoro. L’obiettivo finale era quello di comprendere se e come poter migliorare la sostenibilità ambientale di tali spostamenti, con particolare attenzione alle potenzialità delle biciclette elettriche. 

Al sondaggio hanno risposto 307 persone, pari a circa la metà del personale che lavora per la Diaconia Valdese, omogeneamente rappresentative di tutti i servizi e territori in cui essa opera. 

In base alle risposte date, è emersa una forte sensibilità alla tematica, particolarmente evidente nelle domande a risposta aperta, dove sono state espresse proposte e sottolineate problematiche locali e di effettiva fattibilità di una mobilità più sostenibile. 

Di seguito si riportano alcuni grafici e commenti che riassumono le risposte al questionario.

Alla domanda su quali e quanti mezzi vengono utilizzati per recarsi al lavoro, quasi il 70% dei dipendenti ha affermato di usare l’automobile, talvolta in combinazione con altri mezzi. 

Il 20% fa almeno un pezzo del percorso a piedi e un altro 20% utilizza anche i mezzi pubblici. 

Solo il 15% ha la possibilità di utilizzare anche la bicicletta, sebbene non sempre: soltanto il 6,5% del personale dice di utilizzarla almeno 3 volte a settimana. 

Come si evince dal grafico, il maggior limite riscontrato nell’uso della bicicletta è la distanza che deve essere percorsa, ma incidono sulla decisione anche la difficoltà di conciliare gli impegni privati prima e dopo il lavoro con l’utilizzo della bicicletta come mezzo di trasporto e questioni di sicurezza della viabilità. 

Ciononostante, circa il 50% delle persone che hanno risposto al sondaggio utilizzerebbe almeno una volta a settimana la bicicletta elettrica nel tragitto casa-lavoro se l’avesse a disposizione, compatibilmente con il tempo atmosferico. Sicuramente invoglierebbe a utilizzare, o utilizzare maggiormente, la bicicletta elettrica la possibilità di parcheggiarla in un luogo sicuro, di ricaricare la batteria al lavoro e di poter fare una doccia prima di prendere servizio. 

Nella seconda parte del questionario è stata fatta un’indagine più approfondita sugli spostamenti durante l’orario di lavoro, e anche qui sono emersi dati interessanti. 

Come si evince dal grafico precedente, più del 50% del personale che ha risposto al sondaggio, ovvero 163 persone, dichiara di doversi spostare durante l’orario di lavoro. Di queste, il 12% utilizza già una bicicletta almeno un giorno a settimana, anche se il mezzo più utilizzato continua ad essere l’automobile. Spesso questa scelta è condizionata dal fatto che lo spostamento avviene per portare da qualche parte le persone beneficiarie o dalle lunghe distanze da percorrere, ma in alcuni casi incide anche la preferenza per un mezzo ritenuto più comodo. 

Tuttavia alla domanda se si sarebbe disponibili a utilizzare una bicicletta elettrica per gli spostamenti di lavoro più del 60% ha risposto positivamente. 

Sulla base delle risposte ricevute dal personale che ha compilato il questionario, che si ringrazia per la collaborazione, la Diaconia Valdese – CSD ha intenzione di avviare nei prossimi mesi un progetto pilota volto ad incentivare l’utilizzo del bike sharing per gli spostamenti lavorativi in alcune città dove sono presenti servizi diaconali, nell’ottica di favorire una mobilità più sostenibile e al contempo funzionale alle esigenze del personale e dei servizi.

 

Lisa Bellion, Stefano Bertuzzi, Silvia Davit, Gruppo di lavoro sull’ambiente – Diaconia Valdese