Domenica 26 maggio lo spettacolo teatrale di Mi fido di te

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Domenica 26 maggio lo spettacolo teatrale di Mi fido di te

Il Servizio Adulti e Territorio della Diaconia Valdese in collaborazione con la Chiesa Evangelica Valdese, all'interno del #mifidodite - progetto di sensibilizzazione e prevenzione sulla violenza di genere - presenta, domenica 26 maggio, alle 21, presso la Sala Valdese in via delle Scuole n. 4 a San Germano Chisone (TO), lo spettacolo teatrale dal titolo 'Stazione di Transito'.

La rappresentazione - che vede la regia di Anna Giampiccoli e la partecipazione di Paola Bonvicini, Mara Bouchard, Roberta Comba, Giancarla Deferrari, Cindy Genre, Luca Libanore, Beppe Pavan e Valentina Zanella - si pone quale evento conclusivo del progetto avviato con le Chiese del I Distretto nel gennaio 2019. Lo spettacolo mette in scena cinque donne, completamente diverse tra loro, che raccontano e condividono la storia di violenza subita, ponendo l’accento sulla trasversalità della violenza di genere. La presenza di due personaggi maschili, anch’essi diametralmente opposti nei propri atteggiamenti e vissuti personali, mette invece in rilievo i diversi aspetti dell’universo maschile, permettendo di andare oltre lo stereotipo che vede nell’essere maschio l’essenza stessa della violenza. Ad accompagnare il tutto, il suono dal vivo di una giovane violoncellista.

Il progetto, che si è strutturato in tre fasi, ha visto inizialmente la presentazione presso le chiese di Pinerolo, Pomaretto e Villar Pellice dello spettacolo teatrale  “PER DIRE NO ALLA VIOLENZA”, a cura di Anna Giampiccoli e Alessandra Mattiola. Successivamente sono stati organizzati tre incontri di approfondimento, uno per ogni Circuito, così come sono organizzate le chiese valdesi delle Valli, su diverse tematiche legate al fenomeno della violenza, condotti e gestiti da Alessandra Mattiola. Precisamente, a San Germano Chisone, a febbraio, si è parlato di "Le tante facce della violenza".  Anche se siamo maggiormente abituati a riconoscere quella fisica, la violenza ha molteplici forme e modalità e può essere anche economica e psicologica. Riconoscere le varie tipologie di violenza può rompere la condizione di omertà e di isolamento in cui le persone che la subiscono si trovano.
A marzo, a Torre Pellice, è stato affrontato il tema "L’umanità negata: come si legittima la violenza". La violenza investe le persone in modo sottile e molteplice, rendendole sempre più oggetto o strumento da utilizzare, e sempre meno persone. L’obiettivo di questo incontro è stato di riflettere sul fenomeno della “deumanizzazione” che può portare a giustificare e legittimare la violenza.

Ad aprile, invece a Pomaretto, si è parlato di "Le relazioni difficili - come riconoscerle, trasformarle o chiuderle". L’obiettivo di questo incontro era di riflettere e confrontarsi sulle relazioni: come riconoscere una relazione potenzialmente violenta, cercando aiuto per trasformarla o accettarne la conclusione.

La terza fase del progetto - rivolta a persone interessate e volontarie - ha previsto la realizzazione di un laboratorio teatrale, gestito da Anna Giampiccoli, e finalizzato all’allestimento dello spettacolo teatrale  di cui sopra. 
'Non si è trattato di un vero e proprio laboratorio teatrale - afferma la regista Anna Giampiccoli - quanto piuttosto la messa in scena di uno spettacolo teatrale con attori non professionisti che hanno lavorato intensamente su se stessi e che sono riusciti a raggiungere l’obiettivo, ossia la creazione di un prodotto di sensibilizzazione su un tema forte e al tempo stesso delicato, trasmettendo, ma anche vivendo, forti emozioni'. 'Questo il senso  - aggiunge la Giampiccoli - nonché fine ultimo del linguaggio teatrale e del nostro lavoro'.

Obiettivi del progetto, avviato in collaborazione con le Chiese valdesi delle Valli (I, II e II Circuito) sono stati: suscitare riflessione e confronto sulla tematica; promuovere azioni di contrasto alla violenza attraverso l’informazione; rimuovere ostacoli culturali e prevenire il fenomeno. Attraverso poi l’utilizzo del linguaggio e della comunicazione teatrale si sono volute fornire competenze di empatia e immedesimazione come stimolo per la realizzazione di un prodotto teatrale di sensibilizzazione sul tema.

La violenza contro le donne, la violenza di genere, è un problema che riguarda sia la violazione dei diritti umani (ONU, Consiglio d'Europa), che la salute pubblica (OMS), un costo umano incalcolabile in termini di sofferenza e dolore. Prevenire la violenza e limitarne le conseguenze è possibile: i fattori che favoriscono i comportamenti violenti, sia che si tratti di un problema di attitudine e di comportamento o che siano legati a più generali condizioni sociali, economiche, politiche e culturali, possono essere modificati. Le attività di sensibilizzazione, così come tutte le iniziative che promuovano la cultura della non violenza e del rispetto dei generi, il sostegno alle donne che denunciano, la costruzione di una consapevolezza di sé, del proprio corpo, dei diritti della persona, del rispetto individuale e sociale di cui tutti gli individui hanno diritto, aiutano attraverso un’azione collettiva a promuovere un cambiamento culturale.

Per maggiori informazioni, www.xsone.org oppure FB - XSONE / Servizio Adulti e Territorio

STAZIONE DI TRANSITO (spettacolo teatrale)
DOMENICA 26 MAGGIO - ORE 21
SALA VALDESE - Via delle Scuole, n. 4 - SAn Germano Chisone (TO)
INGRESSO LIBERO

Scarica la locandina.