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L'EFID sfida la demenza con un approccio inclusivo nelle comunità
L'EFID sfida la demenza con un approccio inclusivo nelle comunità
Si parla di comunità ed iniziative Dementia Friendly nella convention organizzata da EFID (Iniziativa sulla Demenza delle Fondazioni Europee), e co-organizzato con il Rifugio Re Carlo Alberto della Diaconia Valdese, mercoledì 4 e giovedì 5 dicembre, a Torino.
"Valorizzare la competenza delle persone che vivono con la demenza nella comunità" è il titolo del convegno in programma il 4 e 5 dicembre, presso il Talent Garden di via Giacosa, n. 36/38, a Torino. Voluto da EFID (Iniziativa sulla Demenza delle Fondazioni Europe), e co-organizzato con il Rifugio Re Carlo Alberto della Diaconia Valdese, una delle organizzazioni della rete EFID, l’evento punta i riflettori anche sulla Val Pellice, realtà che dal 2017 è riconosciuta Dementia Friendly, a seguito del riconoscimento ufficiale a cura della Federazione Alzheimer Italia.
Mercoledì 4 dicembre, infatti, dopo la prima parte di lavori a Torino, 35 rappresentanti delle organizzazioni che hanno ricevuto un premio EFID, oltre a persone con demenza, investitori e rappresentanti delle fondazioni connesse all'EFID, si spostano a Luserna San Giovanni (TO), sede del Rifugio Re Carlo Alberto, per visitare la struttura e confrontarsi con gli operatori della stessa.
A seguire, cena conviviale presso il Ristorante-Caffetteria Cose Buone sito a Villa Olanda (Luserna San Giovanni – TO). I lavori proseguono per tutta la giornata di giovedì 5 dicembre, presso il Talent Garden di Torino.
Il convegno dà il via a un programma pilota per valutare, misurare e condividere l'impatto di iniziative dementia-friendly. Il programma è co-prodotto dalle organizzazioni della rete EFID e punta a supportare il monitoraggio e le valutazioni di progetti connessi alla demenza.
EFID è il più importante programma paneuropeo a promuovere l'inclusione sociale attraverso uno schema di premi a livello europeo.
“EFID promuove la creazione di società inclusive per le persone con e senza demenza – afferma Luisa Marino, EFID Programme Manager – e si batte affinché la loro esperienza di vita vissuta sia valorizzata a beneficio di tutta la comunità. Questo è un tema centrale del dibattito che ha luogo a Torino e che vede le persone con demenza esprimersi in prima persona. Siamo grati al Rifugio Re Carlo Alberto che ospita la rete EFID dando loro modo di conoscere una vera realtà dementia-friendly”.
Negli anni EFID ha premiato progetti locali, in diverse nazioni europee, che lavorano per migliorare la vita delle persone con demenza e delle persone che le assistono. 35 rappresentanti delle organizzazioni che hanno ricevuto un premio EFID saranno presenti al convegno, oltre a persone con demenza, investitori e rappresentanti delle fondazioni connesse all'EFID (la Fondation Médéric Alzheimer, la King Baudouin Foundation, la Robert Bosch Stiftung and Porticus).
“Per il Rifugio Re Carlo Alberto – racconta Marcello Galetti, direttore dell’omonima struttura della Diaconia Valdese – è un grande onore che EFID abbia deciso di fare l'incontro annuale a Torino. Il premio EFID è stato un punto di svolta per la storia della nostra struttura: ha dato legittimità al modo in cui abbiamo impostato il nostro lavoro”. “Siamo entrati in contatto con realtà interessanti e all'avanguardia a livello europeo – prosegue Galetti –, ed abbiamo appreso concetti che ci hanno permesso di migliorare il nostro approccio, pensare a nuovi servizi, trarre ispirazione per i nostri progetti, e soprattutto considerare le persone con demenza come risorse e non come soggetti passivi di servizi. Abbiamo tratto grandi vantaggi dal fatto di essere parte della rete, ed abbiamo messo un grande impegno nel portare sul nostro territorio ciò che in tale rete abbiamo imparato”.
La demenza è una delle più grandi sfide per la società in Europa. Più di nove milioni di persone convivono con la demenza in Europa, e questo numero è destinato a crescere a 20 milioni nel 2050. In assenza di una cura, è necessario implementare altri metodi per affrontare i problemi causati da questa condizione. L'EFID (Iniziativa sulla Demenza delle Fondazioni Europee) è convinta che la risposta nel gestire le sfide della demenza sta nella comunità. Cambiare la mentalità e la percezione della demenza nelle comunità non solo permetterà alle persone affette da demenza di vivere bene nel posto che chiamano casa, ma permetterà loro di prendere parte attivamente come cittadini all'interno della società.
Spingendosi oltre il semplice sviluppo delle capacità, l'evento metterà insieme diversi protagonisti del settore in modo che possano imparare gli uni dagli altri e permettere ai partecipanti di capire il modo migliore affinché le comunità possano essere inclusive per tutti e valorizzare l'esperienza vissuta dei loro concittadini, con o senza demenza.
L'Ufficio Regionale per l'Europa dell'Organizzazione Mondiale della Sanità prevede che entro il 2025 dovremmo vivere in "un mondo in cui la demenza possa essere prevenuta e le persone affette da demenza e i loro familiari possano vivere bene e ricevere la cura e il sostegno di cui hanno bisogno per realizzare il loro potenziale con dignità, rispetto, autonomia e uguaglianza" (Global Action Plan on the public health response to dementia 2017-2025).
Per ulteriori informazioni sul convegno e le iniziative EFID, www.efid.info