Le pratiche dell’accoglienza: a Pisa una serata di divulgazione e confronto
Un evento organizzato da chiesa locale e Diaconia Valdese
Quali sono i servizi offerti dalla società civile a chi richiede protezione internazionale? La Chiesa Valdese di Pisa e l’equipe dei corridoi umanitari della Diaconia Valdese - Servizi Inclusione, nella giornata del 6/12 hanno organizzato un evento presso i locali della chiesa per rispondere a questa domanda e promuovere la creazione di una rete di solidarietà tra le organizzazioni che si occupano di accoglienza a Pisa.
La prima parte della serata è stata dedicata alla divulgazione: l’avvocata Martina Bianchi, esperta in diritto internazionale e migrazioni, ha descritto le procedure e le tempistiche necessarie alla finalizzazione della richiesta di protezione internazionale, riflettendo inoltre sul loro impatto in ambito sanitario, lavorativo e abitativo. Le questioni sollevate da Bianchi, in particolare la difficoltà di accesso ai servizi pubblici, sono state ulteriormente approfondite da Sergio Bontempelli, presidente di Africa Insieme, associazione laica impegnata nella promozione e nella tutela dei diritti delle persone migranti, e Said Talbi, co-fondatore di Unità migranti, organizzazione che offre servizi gratuiti e uno sportello di ascolto a persone con background migratorio. Talbi e Bontempelli hanno contribuito alla discussione delineando il mutamento dei sistemi di accoglienza pubblici (ex-SIPROIMI, ex-SPRAR, SAI) dagli anni ’90 ad oggi, tratteggiando il cambiamento di paradigma di cui erano espressione. Talbi ha arricchito il dibattito raccontando la sua esperienza, a partire dalla gioventù in Tunisia, l’arrivo in Italia e le condizioni lavorative durante la raccolta dei pomodori nel meridione, il trasferimento a Pisa e il suo impegno per accogliere persone appena arrivate sul territorio. Il pubblico ha partecipato attivamente alla discussione ponendo domande puntuali riguardo le procedure di richiesta dei permessi di soggiorno e proponendo strategie per ovviare alle problematiche relative all’accesso ai servizi comunali. Hanno infatti partecipato all’evento sia membri della società civile interessati alle tematiche affrontate, sia membri di organizzazioni locali, dato che era stato esteso l’invito ad alcune organizzazioni che si occupano di pratiche di accoglienza a Pisa come La Casa della Donna e El Comedor. La seconda parte della serata è stata quindi dedicata alla socializzazione grazie alla condivisione del buffet offerto dalla Diaconia Valdese e preparato dal ristorante Al Madina. L’evento è stato concluso dalle attività del gruppo Arte Migrante Pisa che organizza incontri bisettimanali volti alla condivisione dei prodotti artistici, delle riflessioni e delle storie di vita dei partecipanti.
Giulia Birindelli, operatrice Servizi Inclusione – Diaconia Valdese