RADaM: un progetto della Diaconia Valdese per le donne vittime di violenza

RADaM: un progetto della Diaconia Valdese per le donne vittime di violenza

Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

Il 25 novembre è la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. 

In occasione di questa ricorrenza, la Diaconia Valdese – CSD desidera raccontare uno dei progetti che ha messo in campo a supporto delle vittime di violenza contro le donne, facendolo attraverso il racconto di chi lo gestisce. 

Dal 2018 la Diaconia Valdese - CSD, in dialogo con le Chiese locali presenti sul territorio Milanese, ha sentito l’esigenza di supportare donne arrivate al termine del loro percorso di emancipazione dalla violenza, con o senza figli o figlie minori, e, in generale, donne fragili.

 La totale autonomia abitativa, economica e lavorativa rimane spesso, infatti, un obiettivo difficile da raggiungere per le donne fragili. Inoltre, le conseguenze psicologiche e relazionali della violenza subita ostacolano le donne vittime nella costruzione di sane relazioni interpersonali, lasciandole spesso in una condizione di esclusione sociale. Questa condizione si accentua se le donne non trovano spazi sicuri in cui poter sperimentare nuovamente e liberamente le relazioni. 

Nasce quindi il progetto RADaM (Responsabilità Autonomia Donne a Milano- replicato anche in altre regioni Italiane) che prevede l’ospitalità per un massimo di 18 mesi di donne in appartamenti inseriti in contesti abitativi civili.  La donna, oltre ad essere sostenuta dal punto di vista abitativo, viene accompagnata nell’orientamento lavorativo ed abitativo attraverso la figura di operatrici e operatori specializzati che collaborano con l’equipe educativa. Gli indirizzi delle strutture non sono secretati ma le educatrici e gli educatori sostengono e rafforzano le donne affinché non vengano divulgati, ai fini di una maggiore loro tutela.

Le donne possono contare sul supporto degli educatori e delle educatrici, presenti nelle ore diurne nelle strutture ma anche in orario notturno, grazie alla reperibilità garantita per emergenze ed urgenze.  In caso di presenza di figlie e figli, l’autonomia delle donne viene promossa tenendo conto delle responsabilità e doveri genitoriali e l’équipe supporta anche i percorsi di crescita ed apprendimento dei minori, assicurando loro le esigenze di ascolto, cura e corretta gestione.

Attualmente a Milano sono accolte 13 donne.

Martina Cresta, coordinatrice progetti social housing