Un nuovo protocollo per i Corridoi Umanitiari

Un nuovo protocollo per i Corridoi Umanitiari

La Diaconia valdese nella rete di accoglienza

 È stato firmato a Roma il 26 settembre scorso un nuovo protocollo per i Corridoi umanitari da parte della Federazione delle chiese evangeliche in Italia, della Tavola valdese e della Comunità di Sant’Egidio, in accordo con il Ministero dell’Interno e il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale.

Il cosiddetto “Protocollo Libano” prevede l’arrivo in Italia di 1.000 persone nell’arco di due anni, di cui 500 accolte dalle chiese protestanti attraverso la rete di accoglienza che coinvolge anche la Diaconia Valdese.

Alla luce della sospensione dei procedimenti per il riconoscimento della protezione internazionale ai rifugiati siriani, i primi arrivi riguarderanno persone di altre nazionalità, principalmente dalla Turchia. Queste saranno coinvolte in un programma pilota di labour mobility, con preparazione pre-partenza, formazione e percorsi di inclusione lavorativa in collaborazione con aziende italiane.

La Diaconia Valdese, insieme agli altri promotori, ribadisce l’attenzione alla condizione delle persone siriane rifugiate in Libano, auspicando la revoca della sospensione dei visti e l’apertura di nuovi arrivi anche per chi rischia gravi persecuzioni in caso di ritorno in Siria.

Dal 2016, i Corridoi umanitari hanno portato in salvo oltre 7.700 rifugiati in Europa, di cui 3.000 solo dal Libano, diventando un modello riconosciuto a livello internazionale e capace di offrire risposte innovative a bisogni complessi.