Volontari e volontarie internazionali

Volontari e volontarie internazionali

Si ri-parte... anzi ri-arriva!

Quasi 40 volontari e volontarie provenienti da Germania e Francia sono arrivati/e a Torino domenica 10 settembre via aereo, treno, pullman, auto… e se il Piemonte avesse uno sbocco al mare siamo certi che sarebbero arrivati anche in nave!

Sono giovani di tra i 18 e i 25 anni che, grazie ai progetti del Service Civique francese e del Bundesfreiwilligendienst tedesco, trascorreranno 11 o 12 mesi ospitati dalle strutture della Diaconia Valdese e di tanti altri partner: dal Centro Diaconale La Noce, all’Asilo valdese di Luserna San Giovanni; dalla FCEI a moltissime opere e chiese sparse sul territorio italiano. Si tratta del primo gruppo, perché altri circa 25 volontari/e che fanno parte dei progetti ESC (European Solidarity Corps) giungeranno in Italia a inizio ottobre.

Come ogni anno le attività si aprono con il seminario iniziale a Luserna San Giovanni, negli spazi di Villa Olanda: qui vengono proposte attività di socializzazione, team building, conoscenza dei servizi e dell’Italia. Al termine di questa prima formazione, dopo gli inevitabili abbracci accompagnati spesso dalle lacrime dell’arrivederci, i/le volontari/e partono per le loro sedi di servizio, con un misto di eccitazione e paura per la nuova avventura in arrivo.

Se da un certo punto di vista anche noi stiamo sperimentando un discreto “calo di vocazioni” a livello del volontariato, con una crescente difficoltà di coinvolgere i/le giovani in particolare all’interno di progetti di respiro annuale (dinamiche che osserviamo con maggiore intensità nel servizio civile italiano), è indubbio che l’intenso lavoro volto a intercettare nuove progettazioni e partnership stia aprendo inaspettate possibilità di collaborazione. Grazie a ciò, anche se di poco, il numero di volontari/e accolti è in aumento!

Auguriamo loro e alle strutture che li ospiteranno buon lavoro: che possa essere un anno ricco di esperienze, crescita, maturazione e consapevolezza che l’altro/a - beneficiario, collega, tutor e mentor - è spesso colui o colei che può far scoprire molto di più su noi stessi/e.