Volontarie, volontari e volontariato nella Diaconia Valdese a Firenze

Volontarie, volontari e volontariato nella Diaconia Valdese a Firenze

Un momento di confronto sempre più utile e partecipato

Giovedì 27 marzo abbiamo realizzato il terzo incontro “Volontarie, volontari e volontariato nella Diaconia Valdese a Firenze”, possiamo dire che sta diventando un appuntamento annuale. 

Presenti delle quattro aree CSD: Servizi Salute con “Il Gignoro”, Servizi Educativi con i centri “Gould”, “Ferretti” e progetti per MSNA, Servizi Inclusione, Case Valdesi - hotel e foresterie con Casa Cares. Le prime due aree godono della gran parte dei volontari a Firenze. A queste si aggiungono sedi che non fanno parte della CSD, ma sono comprese nei nostri progetti: La Cooperativa La Riforma e la Chiesa Luterana di Firenze. In tutto sono una quarantina di persone con età compresa fra i 18 e gli 85 anni, non ci sono 30-50enni. Un panorama completo del mondo del volontariato in generale che provo a riassumere.

Beneficiamo attualmente di 11 giovani in progetti di servizio civile universale e 10 in scambi con paesi europei che durano 11 o 12 mesi. Le ragazze e i ragazzi seguono un orario concordato e appoggiano le equipe nel lavoro assistenziale e educativo rivolto alle persone che seguiamo, alle loro cose, ai loro spazi. Ciascuno e ciascuna di loro ha modo di mettere in gioco o scoprire le proprie competenze e propensioni.

Tutte e tutti hanno compreso lo spirito dell’iniziativa e hanno condiviso nella mattina esperienze, immagini e riflessioni. Tante presentazioni molto diverse fra loro: da quelle molto curate in slides, all’impetuosa narrazione a braccio un po’ disarticolata, ma efficace. In ciascun racconto sono emerse passione, trasporto e soddisfazione per ciò che stiamo facendo. Quello che colpisce sono le sensazioni trasmesse in particolare quando parlano della profondità della relazione che si crea con la cosiddetta utenza. Le persone, a Casa Cares pure l’orto, sono raccontate con l’affetto che si dedica a qualcuno di famiglia. 

Altri elementi già noti che per loro sono scoperta sono stati l’assunzione di un impegno di tipo lavorativo, la prova dell’autonomia e addirittura il “trovare cosa fare nella vita”. Infatti non manca chi ha deciso di lasciare un percorso di studi scientifico per un indirizzo educativo.

Un’altra ventina di persone volontarie offrono il loro tempo in modi disparati con frequenza variabile. Aiuto nei compiti scolastici, conversazione in italiano con gli stranieri, piccole commissioni, compagnia alle persone anziane, guida di un mezzo per portarle a una visita o altro. Molto interessanti le attività che nascono da una competenza particolare. Fra quelle che abbiamo sentito raccontare riporto il lavoro a maglia-knitting, le cure estetiche, lo yoga e lo yoga della risata, di cui abbiamo avuto un piccolo assaggio con Francesca. Sicuramente ci ha colpito Nivia che, dopo la morte del marito, assistito dai nostri servizi, ha trovato nel volontariato la forza per andare avanti. Che dire di Sergio tanto amato per trasporti e altro che ogni tanto sparisce, ci ha raccontato che va in Uganda volontario in un progetto che prevede un sostanziale appoggio all’istruzione e alla salute della popolazione. Una menzione particolare meritano alcuni ospiti del Gignoro che da tempo svolgono piccole commissioni per altri e si danno da fare nella cura degli spazi esterni, quindi ingaggiati nel nostro gruppo: Artur, Kostandin e adesso anche Gianni.

Si parla e si è parlato della crisi che adesso colpisce il volontariato, specialmente per quanto riguarda i giovani e le giovani. Non ci sono dubbi, lo conferma la diminuzione dei numeri delle domande per il servizio civile ad esempio. Ce lo spieghiamo e ce lo spiegano in tanti modi, ma la giornata di cui ho parlato ha mostrato un volontariato tutt’altro che in crisi, anzi bello vivo. Allora dai: si può fare! 

Giacomo Downie, coordinamento volontariato CSD a Firenze

 

Guarda il carosello delle foto della giornata su Youtube https://youtube.com/shorts/wNsNXsFfNOA?si=fIX0YyWMw0DjkkY6