Minori e giovani
Will educare al futuro contro dispersione scolastica e diseguaglianze
“Will- Educare al futuro” è un progetto quadriennale, a carattere nazionale, mirato a contrastare la povertà educativa ed a sostenere le carriere scolastiche, tra la fine della quinta elementare e l’inizio delle superiori, di ragazze e ragazzi che appartengono a famiglie a reddito medio-basso; un’iniziativa che ha preso il via nel marzo 2019 con le attività di promozione e di ingaggio delle famiglie, finanziata da Compagnia San Paolo, Fondazione CR di Firenze, Banco di Sardegna, Ter Cas di Termoli e l’Impresa sociale “Con i bambini”, per un investimento complessivo di oltre due milioni e mezzo di euro.
Le linee principali di progetto che interessano uniformemente le quattro regioni coinvolte - Piemonte, Toscana, Sardegna e Abruzzo - sono incentrate sul rafforzamento della rete educativa e del sostegno economico alle famiglie, finalizzato al finanziamento degli studi dei figli. In primo luogo, l’azione messa in campo è l’accompagnamento educativo alle famiglie e ai minori prevedendo un affiancamento nel recupero didattico delle principali competenze scolastiche, soprattutto laddove si evidenzino delle necessità in questo senso, ed attività complementari di educazione finanziaria e di orientamento che bilancino realisticamente le aspirazioni e le potenzialità degli studenti in maniera da intraprendere positivamente il percorso degli studi superiori. Attività che sono inserite in un’azione più generale di costruzione della rete di contatto con gli attori e le “agenzie” educative che ruotano intorno ai beneficiari dell’iniziativa (community engagement).
In secondo luogo, il programma fornisce un importante sostegno economico attraverso la formula dell’integrazione al risparmio (asset building): una modalità di corresponsione alle famiglie di somme di denaro in base a quanto questa riesca a risparmiare settimanalmente, fissata in una proporzione che, a fronte di un importo risparmiato tra 1 e 6 euro, la moltiplicherà per quattro. In altre parole, una famiglia che risparmia 20 euro in un mese ne ha a disposizione automaticamente 80, per le spese scolastiche e di educazione dei figli. Risultano tra le spese finanziabili, la copertura di costi relativi alla mensa, i mezzi pubblici, le gite scolastiche, i corsi sportivi, le attività di doposcuola, i corsi di teatro, musica, arte e lezioni di lingua, i materiali scolastici e informatici. Nel corso della durata del progetto sarà possibile risparmiare fino ad un massimo d 1.000 euro e di conseguenza il progetto fornirà al massimo 4.000 euro ad ogni famiglia.
In Toscana, il progetto è gestito dal capofila Fondazione Solidarietà Caritas e dalla Diaconia Valdese Fiorentina e ha permesso di selezionare 100 famiglie sulle oltre 190 candidature raccolte; famiglie che per il 63% sono di nazionalità italiana, con minori equamente suddivisi per genere, un ISEE medio di 8.500 euro e provenienti da 38 istituti scolastici diversi, situati prevalentemente nel Q.4 e Q.5 della città. Le famiglie dichiarano di nutrire elevate aspirazioni sulle carriere scolastiche dei figli; nove su dieci aspirano per loro alla laurea ma sette su dieci pensano che sia un traguardo realisticamente raggiungibile.
Il progetto è diventato pienamente operativo nell’inverno del 2019 con la presa in carico delle famiglie e l’avvio delle attività di risparmio e di conoscenza reciproca, finalizzata a modulare l’accompagnamento educativo, ma ha subito una prima fase di stop a fine febbraio, dovuta all’emergenza sanitaria. Ciò nonostante, le attività hanno saputo riprogettarsi, intraprendendo positivamente le modalità a distanza anche per l’accompagnamento educativo che si realizza essenzialmente nel sostegno delle attività didattiche e nel recupero delle competenze. Modalità che caratterizzeranno anche le attività di prossima partenza in merito all’educazione finanziaria e alle attività di orientamento scolastico. Parallelamente è andata avanti l’attività di risparmio e di integrazione economica e l’emergenza Covid ha determinato un netto cambiamento delle richieste di acquisto, spostandosi da attività extrascolastiche e sportive all’acquisto di attrezzatura informatica, essenziale sia per allinearsi alle richieste scolastiche in tema di DaD che per adeguarsi a nuove e inaspettate esigenze.
A quasi due anni dal suo inizio, Will tratteggia le linee di tendenza generale del programma; delle cento famiglie selezionate si sono registrate soltanto due defezioni e oltre l’ottanta per cento delle famiglie risulta molto attiva nel risparmio, nonostante le difficoltà iniziali poste dall’applicativo, con una media di oltre 5 euro settimanali, anche nei mesi di chiusura più dura: un’opportunità che ha permesso di implementare il fondo economico a loro disposizione. Anche le attività di accompagnamento educativo sono state progressivamente implementate e, allo stato attuale, una buona percentuale delle famiglie si avvale dei contatti e sessioni di accompagnamento educativo a distanza; momenti in cui è possibile fare i compiti e il recupero delle competenze ma anche avere degli spazi di dialogo e socializzazione, tanto più essenziali in momenti come l’attuale.
Il programma si avvale della collaborazione di IRVAPP, un istituto nazionale di ricerca e valutazione degli effetti delle misure e dell’impatto del progetto, fino a due anni dalla sua conclusione; uno studio che potrà offrire delle preziose indicazioni rispetto alla diffusione di programmi come Will: iniziative che hanno maturato un’importante esperienza ed utilizzo soprattutto nei paesi anglosassoni ma che risultano altamente innovativi per il nostro paese. Elisabetta Mantelli