La Diaconia Valdese a supporto dei profughi ucraini

La Diaconia Valdese a supporto dei profughi ucraini

Presentate le linee progettuali dell'intervento

Giovedì 10 marzo 2022 la Diaconia Valdese ha presentato in conferenza stampa le idee progettuali che sta sviluppando per far fronte all’emergenza Ucraina.

La Diaconia Valdese da anni è impegnata nell’accoglienza, supporto e inclusione di persone migranti e in questi giorni si sta attivando per provare a dare un primo supporto alle vittime del conflitto in Ucraina che stanno arrivando in Italia.

A 14 giorni dall’inizio delle ostilità i fuoriusciti dall’Ucraina erano oltre 2 milioni, di cui 1 milione di minori (Fonte ACNUR), con la previsione, molto ottimistica, di almeno un raddoppio di questi numeri. L’Italia è impegnata per accogliere una quota del 13% del totale.

“Si tratta di un fenomeno con dimensioni incomparabili rispetto alle precedenti esperienze – afferma il Presidente della Diaconia Valdese pastore Francesco Sciotto - quando si urlava all’invasione con i barconi, si trattava di 180.000/200.000 persone che arrivavano nell’arco di 12 mesi e delle quali ben oltre la metà aveva come meta un altro paese europeo. In questo caso – prosegue Sciotto – si tratterà principalmente di donne con bambini o bambini soli (sono ancora molti gli orfanotrofi in Ucraina e molti sono i bambini le cui madri sono già in Italia come badanti), molte delle persone accolte avranno come obiettivo quello di rientrare appena possibile nel proprio paese, per cui bisognerà pensare a percorsi di accompagnamento che tengano conto di queste specificità”.   

“Pur nella complessità del momento,  nella frammentazione degli interventi che le diverse istituzioni, italiane e europee, stanno mettendo in campo, nelle specificità di questa accoglienza – afferma il Segretario Esecutivo della Diaconia Valdese Gianluca Barbanotti - la Diaconia Valdese sta iniziando a progettare il proprio intervento, impostando il suo approccio alla questione partendo da alcuni presupposti:

Ascolto/osservazione. La prima difficoltà è mettersi in una condizione di ascolto e resistere alla tentazione di proiettare sulle persone quelli che noi pensiamo siano i loro bisogni e i loro desideri. L’ascolto è anche leggere l’evoluzione della situazione: molti si stanno attivando ed è inutile riproporre progetti già esistenti.

Flessibilità. Ci impegnano, se necessario, a rivedere il modo di lavorare, a ridisegnare la mappa dei partner.

Se l’efficienza, cioè avere un giusto rapporto fra risorse impiegate e risultati raggiunti, dovrebbe essere il principio ordinatore di qualunque intervento, in questo caso particolare in cui probabilmente ci sarà una grossa disparità fra risorse disponibili e bisogni da soddisfare diventa indispensabile individuare interventi che diano il massimo risultato con le scarse risorse a disposizione.

Partendo dunque da questi ragionamenti – prosegue Barbanotti – sono stati individuati alcuni interventi da avviare:

Acquisizione conoscenza/contatti/competenze specifiche 
Una nostra operatrice  è partita il giorno 11 marzo, assieme alla delegazione della FCEI, per una visita di ricognizione in Polonia nei campi profughi. Lo scopo della visita è raccogliere contatti e cogliere intenzioni e necessità delle persone e famiglie in transito.
Abbiamo avviato i contatti con decine di associazioni di ucraini in Italia per un confronto e un supporto reciproco.
Si è avviato un percorso di formazione con l’INAPP (Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche) per un supporto ai quadri coinvolti nei progetti.

Accoglienza
E’ previsto un primo percorso di accoglienza autonoma, sviluppato con la FCEI e gestito con risorse dell’OPM valdese-metodista, per l’accoglienza di qualche decina di persone.  
Saranno rilanciati alcuni progetti di accoglienza con le Prefetture (CAS) e con il Ministero degli Interni (SAI).
Si sta mettendo in piedi una rete per consentire il coordinamento degli interventi diffusi, raccogliendo le disponibilità da parte di chiese, singoli e associazioni e abbinandole alle richieste di supporto che stanno cominciando ad arrivare.

Consulenza e supporto
Più che in altre situazioni sarà necessario che la rete dei Community Center, servizio di sportello presente in otto città italiane, sia pronto a fornire il più ampio spettro di risposte: dal supporto legale, all’orientamento ai servizi, alla mediazione culturale, al collegamento con le associazioni ucraine, al riconoscimento dei titoli, agli esami di italiano, al supporto all’inserimento lavorativo.

Attività con i minori
La Diaconia, in particolare a Firenze, sta lavorando per definire delle risposte all’accoglienza dei minori, sia quelli non accompagnati, ma anche di quelli che hanno i genitori pesantemente impegnati sul lavoro e che non hanno la possibilità di accudirli.
Si lavora alla progettazione di servizi per l’estate, dai centri estivi alle attività residenziali, coinvolgendo ove possibile la rete dei centri ecclesiastici che solitamente propongono campi estivi.
Si concorderanno con le scuole dei territori (Pinerolese e Firenze) eventuali interventi di supporto specifici, sia legati alla mediazione linguistica che alle attività di inclusione.
Si è iniziato a lavorare ad un modulo di intervento per la riduzione dello Stress Post Traumatico immaginando che diversi bambini e bambine in arrivo ne possano essere affetti.

Attività con anziani
Non sappiamo ancora quanti anziani si allontaneranno dall’Ucraina e arriveranno nel nostro paese. Si sta valutando di mettere a disposizione uno o due posti nelle nostre residenze in caso di necessità.

Raccolta fondi
Abbiamo attivato una raccolta fondi per un centro di Odessa dove siamo già stati in passato e di cui conosciamo bene i responsabili. 
Per effettuare una donazione per il progetto Living Hope di Odessa https://diaconiavaldese.org/csd/news/raccolta-fondi-per-living-hope-di-odessa.php 

Contatti
La Diaconia Valdese ha istituito due indirizzi email dedicati all’emergenza Ucraina, ai quali è possibile scrivere per offrire il proprio aiuto (disponibilità di alloggi, beni di prima necessità, offerta di competenze e disponibilità di tempo) e per ricevere informazioni sulle iniziative che la Diaconia Valdese sta avviando per rispondere all’emergenza profughi ucraini.

L’indirizzo cui fare riferimento è: emergenzaucraina@diaconiavaldese.org
Per la sola area di Firenze l’indirizzo è: emergenzaucrainafirenze@diaconiavalese.org